SEZ. MATERNA FARFALLE E FOLLETTI “IL BOSCO INCANTATO”
SEZIONE MATERNA
Gli spazi della sezione materna sono strutturati tenendo in considerazione la maggior autonomia acquisita dai bambini di questa età (24- 36 mesi) e devono favorire i giochi di socializzazione, soprattutto in piccoli gruppi. Anche qui viene garantita la presenza di un angolo con poltrone, dove l’educatore/trice attende i bambini proponendo materiale di gioco possibilmente specifico per questo momento; il bambino è comunque libero di scegliere tra gli spazi e i materiali disponibili nell’intera sezione. Lo spazio è strutturato per angoli ben differenziati in cui si evidenziano arredi, materiali e giocattoli che favoriscono il gioco di tipo affettivo relazionale e di tipo cognitivo- simbolico.
I LABORATORI LUDICO- EDUCATIVI
I momenti ludici si realizzano attraverso l’utilizzo di luoghi pensati/ attrezzati per favorire le attività maggiormente funzionali allo sviluppo graduale di specifiche competenze: motorie, emotive, sociali e cognitive. In questi luoghi occorre trovare anche una modalità di fruizione che consenta un’adeguata alternanza di momenti di sperimentazione individuale e collettiva.
IL LABORATORIO GRAFICO- PITTORICO
Il presupposto educativo di tale laboratorio è la consapevolezza che il segno grafico e l’uso del colore sono una forma di linguaggio, ossia una modalità di comunicazione ed espressione molto importante; allo stesso tempo il disegno e la pittura consentono di avviare percorsi di ricerca e di rielaborazione delle conoscenze, del tutto, personali. Nella primissima infanzia la consapevolezza di poter lasciare segni su un foglio rappresenta in un certo senso l’ inizio di un nuovo rapporto con il mondo, perché il bambino scopre di poter modificare l’ambiente generando un effetto, lasciando tracce che aiutano la costruzione del senso d’identità e lo sviluppo del desiderio di trasformazione della realtà. Il disegno e la pittura consentono quindi al bambino di lasciare “traccia“ di sé. In particolare i bambini medi vivranno l’ esperienza del colore principalmente associata alla manipolazione, mentre i bambini grandi inizieranno un’ esperienza di uso del colore già chiave espressiva e rappresentativa .
LABORATORIO DEI TRAVASI
Questo spazio, che può essere utilizzato per travasi e manipolazioni di materiali naturali, come farina, pasta, riso, legumi, sale, caffè, ceci, ecc…, offre al bambino e al gruppo il piacere tattile di sentire la farina setosa o grumosa fra le dita, la sensazione di ruvidità sotto i piedi, il piacere di lasciare un’ impronta. Tutto ciò in un luogo in cui il clima relazionale è intenso e dove l’ educatore, sedendosi tra i bambini, interagisce con il loro gioco in modo molto poco direttivo. Ogni bambino dovrebbe avere a disposizione una vaschetta piccola per i travasi e le manipolazioni ed attrezzi adeguati, come bicchieri infrangibili, imbuti, cucchiai, pentolini ecc…… Quest’esperienza può essere ampliata a tutto il corpo (e non solo alle mani) utilizzando, ad esempio, vasche più grandi piene di farina in cui il bambino possa entrare con tutto il corpo. Con questo tipo di attività il bambino Ø migliora il coordinamento oculo- manuale, le relazioni con lo spazio ed il rapporto tra contenente e contenuto; Ø collega causa ed effetto; Ø sperimenta la profondità, la capienza, il volume, il peso e la consistenza dei materiali; Ø scopre rumori e suoni diversi, a seconda delle caratteristiche del materiale manipolato e della velocità di caduta degli oggetti.
IL LABORATORIO DELL’ACQUA
Qui il bambino sperimenta, secondo strategie individuali, gli atti del riempire e dello svuotare e si accorge del peso dei diversi materiali: quello che galleggia, quello che affonda, quello che si impegna e si gonfia. Inoltre impara a mettersi in relazione con l’acqua e la sua personalità: l’ acqua che si colora, che fa le bolle, che schizza, che si scalda e che si raffredda, ect..
IL LABORATORIO DELLA LETTURA E DELLA DRAMMATIZZAZIONE NARRATIVA
All’ interno della sezione si crea un angolo lettura dove vengono proposte varie tipologie di libri: realistici, fantastici, magici di parole, di storie e di fiabe, di poesie, cartonati. I libri possono essere stampati ma anche “costruiti” ad hoc dal personale educativo o dai bambini stessi (ad esempio con fotografie ritagliate, intagliate e composte fra loro). Questo angolo si può trasformare in “angolo dell’ edicola” per consentire ai bambini di familiarizzare con i giornali e riviste che possono trovare anche a casa. Tale spazio può essere inteso, più in generale, come angolo delle immagini cartacee e fotografiche, che possono essere raccolte, appese, ritagliate, incorniciate, ecc…, che possono servire tanto alla manipolazione, quanto come sostegno alle narrazioni degli educatori .
IL LABORATORIO CARTA E CARTONE
Questo spazio ha l’ obiettivo di offrire una pluralità di occasioni di gioco, e la possibilità di sperimentare azioni quali il costruire e il distruggere, il fare e il disfare, lo sperimentare, l’ inventare, ecc….. Il materiale , come sempre, assume connotazioni diverse a seconda dell’ età dei bambini coinvolti e può essere : carta di giornale, cartoncino, carta velina, carta da pacco , cartone ondulato, contenitori di uova, scatole e scatoloni vari, sacchetti diversi, bacinelle per l’ acqua colla in polvere, vinavil, forbici con punte smussate, pennelli. Lo spazio ed i relativi materiali saranno predisposti complessivamente all’inizio dall’ educatore e poi selezionati in funzione dell’ età dei bambini presenti.
L’ANGOLO DEI TRAVESTIMENTI
Questo spazio può consentire l’evoluzione del rapporto fra il bambino ed il proprio corpo, percepito prima nelle sue parti e poi nella sua totalità. In particolare l’osservazione di sé nello specchio è un’esperienza fondante per l’interiorizzazione della propria immagine. Il travestimento permette ai bambini di sperimentare questa stessa acquisizione, facendo “scomparire” e poi ritornare la propria immagine, vestendola di caratteristiche appartenenti ad altre persone per loro importanti, sviluppando la fantasia e l’espressività corporea legata alla gestualità ed alla mimica: imitare qualcuno implica l’esercizio dell’osservazione delle tipicità dell’altro e il riconoscimento delle proprie. Per arredare tale area è necessario inserire specchi normali, cappelli, cerchietti, mollette colorate, elastici per acconciature, guanti, tessuti colorati, borsette, collane, cinture, braccialetti, orologi e altri oggetti di plastica.
LO SPAZIO DEL BAGNO
Il bagno è solitamente attrezzato con lavandini bassi, appendini per eventuali asciugamani personalizzati, fasciatoi con la scaletta su cui è disposto quanto necessario per il momento del cambio (guanti, pannolini, cestino con creme, rotolo di carta usa e getta per rivestire il fasciatoio ad ogni cambio), vasca per lavare i bambini ad altezza adulto, appendini per le sacche con i cambi personali. Tutto il materiale deve essere comunque di facile portata per una buona organizzazione e gestione di tale momento.
GLI SPAZI ESTERNI
Considerando che i bambini che vivono spesso in città sono spesso privati delle piccole e semplici esperienze che la vita all’aperto può offrire loro, uno spazio esterno ben progettato crea innumerevoli opportunità di apprendimento. Saranno quindi i bambini stessi, con buona autonomia, a trovare la propria strategia di utilizzo di questi materiali.
LO SPAZIO PSICOMOTORIO
Questo ambiente può essere allestito in funzione di specifici obiettivi didattici, quali il gioco tonico- emozionale e il gioco senso- motorio. Lo spazio per il gioco tonico- emozionale: l’area può essere attrezzata con cuscini, materassi, tappeti, teli e tessuti diversi e di ogni dimensione, realizzati con materiali che permettono un totale contatto con il corpo e risvegliano sensazioni diverse.
IL GIOCO
Il gioco è la principale fonte di apprendimento del bambino; attraverso le varie attività egli sviluppa le proprie conoscenze a livello cognitivo e psicomotorio. Il gioco è anche un mezzo per facilitare e consolidare il rapporto affettivo con l’educatrice. Per riuscire in questo intento i bambini verranno suddivisi in piccoli gruppi in modo da facilitare la nascita della relazione empatica tra l’ adulto e il bambino cercando di privilegiare sempre più il rapporto individualizzato. La modalità di gioco proposte saranno diverse in relazione alle varie esigenze dei piccoli. Verranno proposti giochi nei quali l’educatrice sarà complice e partecipe nel suo piccolo gruppo; sono giochi legati soprattutto allo sviluppo della fantasia e dell’immaginazione che nel bambino,secondo noi ,devono essere alimentate quotidianamente affinché permangono nel bambino di domani.
Negli ultimi anni,sia per una eccessiva pre- scolarizzazione,sia per il grande spazio dato ai mass-media (computer, TV) i bambini hanno perso la capacità di immaginazione, ascolto, rielaborazione e comunicazione verbale. Ecco perché secondo noi, al bambino va data la possibilità di essere “creativo” anche senza l’ausilio dei giochi strutturati.
Da ultimo è necessario sottolineare che le attività si devono sempre svolgere in ambiente sereno e tranquillo nel quale l’educatrice deve avere un comportamento disponibile ed affettuoso con un tono della voce pacato e coinvolgente.